Calcio: A Roma disfatta del Bologna, Salah decide il match

Tre a zero. Stop. La Roma ieri sera, di fronte al suo pubblico amico (o di quel che ne rimane, viste le sempre più frequenti proteste del tifo capitolino), ha annientato il Bologna senza lasciare spazi a dubbi o perplessità tanto è stata importante la prova di forza della squadra di Spalletti. Bologna che rimane a 13 punti, Roma che prova a tenere la testa della Juventus, sempre più sola in cima alla classifica. Ma rivediamo insieme la debacle della squadra di Donadoni.

Il Bologna, viste le numerose assenza, si presenta all’Olimpico con una formazione quasi del tutto rimaneggiata: la difesa, giovanissima, composta da Krafth, Helander, Ferrari e Masina; a centrocampo debutto dal 1′ per Viviani, mentre Dzemaili e Krejci alle spalle di Sadiq formavano il terzetto offensivo. Gli ospiti partono inaspettatamente bene e già dopo una manciata di minuti Krejci spara a lato uno splendido pallone di Taider. La Roma, nonostante l’aggressività dei felsinei, fa valere la supremazia tecnica e si affaccia dalle parti di Da Costa con Dzeko che conclude fuori davanti al portiere rossoblù, vanificando il possibile vantaggio. Il gol che vale l’uno a zero casalingo lo firma … Masina, che, intervenendo goffamente su un tiro debole di Salah, inganna l’estremo difensore petroniano, portando in vantaggio i giallorossi. Il Bologna inizia, da questo momento in poi, a spegnersi sempre di più, eccezion fatta per qualche folata rappresentata dal tiro di mancino di Sadiq, bloccato in scioltezza da Szczesny. Pochi minuti dopo è Nainggolan a spaventare donadoni e i suoi, con la botta di piatto che sibila a fianco del palo. Dzemaili e Sadiq provano, negli ultimi minuti della prima frazione, a riaggiustare il match, salvo trovarsi davanti il portiere polacco, prodigioso nell’uscita sull’attaccante nigeriano. Da registrare, durante questi primi 45 minuti, un Bologna sofferente sulle fasce dove Perotti, maestro nel dribbling, ha fatto sbandare più di una volta Krafth, comunque apprezzabile in qualche intervento difensivo. Il secondo tempo si apre con una tripla parata di Da Costa sullo scatenato Dzeko, voglioso di dar seguito alla sua incredibile stagione in termini realizzativi, fin qui straordinaria. Da registrare, successivamente. L’uscita dal campo di Sadiq, acciaccato dopo il già citato intervento di Szczesny, per far spazio ad un altro ex della gara, Mattia Destro, in campo dopo settimane. Il cambio non ha però gli effetti sperati e la Roma dilaga, segnando altre due reti con Salah in una decina di minuti. Bologna annientato e finale di partita che non ha più senso, salvo un altro paio di pericoli portati dall’attacco capitolino.

Sconfitta che ci sta, dipesa da tanti, troppi fattori e dalla quale si deve, necessariamente, provare a tirare fuori un qualcosa di positivo: Sadiq ha potenzialità enormi e ieri, anche i più critici, spero ne siano rimasti piacevolmente colpiti come il sottoscritto, già suo ammiratore dall’anno scorso; Dzemaili è un leader, il classico “tutto-campista” e il suo acquisto è uno dei più azzeccati, senza se e senza ma; Da Costa si è confermato ancora una volta uno dei migliori 12 di questo campionato, togliendo più volte le castagne dal fuoco. Ora due settimane di pausa che serviranno per ricaricare le batterie ed arrivare alle due sfide casalinghe consecutive pronti per guadagnare 6 punti, senza far sconti a nessuno!

Giacomo Guizzardi nasce a Bologna il 14/03/1997. Dopo la trafila di scuole dell’obbligo sceglie il Liceo Da Vinci di Casalecchio come scuola superiore, ed è qua che sviluppa un grande interesse nei confronti del giornalismo e del mondo radiofonico, tanto da voler diventare telecronista per partite di calcio. Al Liceo ha la possibilità, sia grazie alla web radio d’istituto (della quale è tutt’ora uno dei redattori), sia grazie a Politicamente Scorretto,di intervistare personaggi illustri quali Francesca Prestia, Nadia Cinti ma, soprattutto, lo straordinario Don Luigi Ciotti. Ha inoltre collaborato con Radio Città Fujiko nel merito di uno stage scuola-lavoro, durante il quale ha prodotto un format dal nome “Generation Y”, che indaga il mondo dei giovani nati tra il ’90 e il 2000, del quale sono state fatte 3 puntate.

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