Calcio: Buona la prima per il Bologna, il Crotone si arrende al debutto in massima serie

Sportivi, buonasera: dopo tre lunghissimi mesi caratterizzati da voci di mercato più o meno vere, noiose amichevoli estive in località situate tra i monti e partite di Coppa Italia che non hanno fatto altro che aumentare la nostra voglia di vedere del calcio giocato, finalmente è ricominciata la nostra amata Serie A, e con lei torneremo a seguire il Bologna per la stagione che in questo week end ha aperto ufficialmente i battenti. Il Bologna, a casa sua, allo stadio Renato Dall’Ara, ha ospitato la sorpresa dell’anno scorso del campionato cadetto, il Crotone di Davide Nicola, subentrato durante quest’estate a Ivan Juric (passato poi al Genoa) il vero e proprio artefice dell’impresa sportiva dei calabresi lo scorso anno; rivediamo insieme com’è quindi andata questa prima giornata di campionato.

 

Il Bologna, capitanato dal solito e affidabile Roberto Donadoni, si è come al solito affidato al 4-3-3 per questo debutto, con parecchi nuovi acquisti arrivati durante la sessione di calciomercato ancora in atto: a protezione della porta di Mirante, il quartetto difensivo formato dai giovanissimi Krafth e Masina sulle fasce, con l’esperienza e la grinta del duo Gastaldello-Maietta come centrali di difesa; a centrocampo in cabina di regia il cileno Pulgar, con Taider e il neo acquisto Nagy nel ruolo di mezzali; reparto offensivo che vede come punta di diamante un Mattia Destro completamente ritrovato affiancato dai nuovi Ladislav Krejci e Simone Verdi. Pronti via ed è subito il Bologna, complice il forte timore reverenziale degli avversari, ad andare più volte vicino al gol, prima con Krejci che, servito splendidamente da Masina dopo un calcio di punizione, trova il tempo e lo spazio di tirare andando a colpire il palo senza che il portiere ospite potesse nulla; passano pochi minuti e Destro, servito con sapienza e intelligenza tattica da un Adam Nagy sempre più padrone, dopo lo spezzone di partita di oggi, del centrocampo, a tu per tu con il portiere avversario Cordaz non riesce a castigarlo trovando una sua deviazione sul tiro; dopo un gol giustamente invalidato per fuorigioco di Simone Verdi, arriva la prima grande svista arbitrale: Krejci, questa sera davvero ispirato, viene servito in posizione regolare dai compagni e confeziona un assist al bacio per Verdi che riesce ad insaccare; tutto buono se non fosse per un fuorigioco inesistente fischiato all’ala ceca che si era involata verso la porta: primi fischi all’indirizzo del giudice di gara. Nei pressi della mezz’ora anche i calabresi provano a rendersi pericolosi, ma le loro azioni offensive, spesso disorganizzate e poco efficaci, non impensieriscono mai la porta di Mirante, vero e proprio spettatore non pagante durante la prima frazione. L’ultima grande azione del primo tempo capita sui piedi di Taider che, servito splendidamente dal solito Nagy, coglie un altro incredibile e sfortunato palo a pochi minuti dalla fine dei primi ’45 di gioco. Un Bologna capace di mettere in mostra un calcio assai spumeggiante ed ordinato, con al costruzione di manovre offensive mai lasciate al caso ma sempre ragionate e precise; fin qui i tre neo acuisti impiegati hanno fatto vedere qualità già anticipate nelle amichevoli pre-campionato, confermando (per ora) la bontà del loro acquisto. Ad inizio ripresa sono però gli ospiti a trovare un po’ di campo con il duo Martella-Palladino sicuramente più in palla rispetto al resto della formazione che, a parer mio, difficilmente potrà, vista la rosa attuale, garantirsi un posto in massima serie anche l’anno prossimo. Poi però quelle nubi e quei lampi che da lontano si scorgevano sopra la magnifica cattedrale di San Luca e sulle colline limitrofe, decide di spostarsi in Via Andrea Costa, giusto in tempo per assistere alla seconda frazione di una simpatica partita di pallone. Ed è qui che, letteralmente, inizia a piovere sul bagnato in casa Bologna perché, iniziata la ripresa da circa una decina di minuti, Mimmo Maietta è costretto ad alzare bandiera bianca e ad abbandonare il campo a causa di un colpo ricevuto durante un contrasto: al suo posto entra Marios Oikonomou e, inoltre, Luca Rizzo sostituisce un positivo Simone Verdi. Nonostante il Crotone paresse in grado di provare a contrattaccare con decisione il Bologna, sono i padroni di casa che in un lasso temporale di circa 20 minuti vanno vicini al gol più e più volte: i due pericoli numero 1 sono sempre il ceco Krejci e il Bomber Destro che dapprima vanno vicini al gol uno con una conclusione alta di poco l’altro con un diagonale di facile lettura poi, dopo qualche minuto, il centravanti sfiora il vantaggio con uno spettacolare tiro al volo che si impenna e si alza di poco sopra la traversa, l’altro, servito splendidamente da una discesa sulla fascia dell’eccellente, e ritrovato, Emil Krafth, non arriva per questione di centimetri ad una sfera messa in mezzo dalla fascia. Volendo partecipare alle occasioni da gol della sua squadra, il buon Pulgar dapprima si fa ammonire per un fallo di discutibile assegnazione, dopodiché coglie un palo esterno con una conclusione che, manco a dirlo, non avrebbe lasciato scampo al portiere. Poi, la svolta del match: esce Nagy, autore di una splendida partita e omaggiato dai tifosi rossoblù con un lungo e meritato applauso, per far posto ad un altro nome nuovo, quello dello svizzero Blerim Dzemaili, da pochi giorni ufficialmente tesserato dai rossoblù. Ed è proprio dai piedi del neo entrato che, giustamente, nasce il vantaggio Bologna: palla recuperata a centrocampo, lancio per Destro che, dopo aver ubriacato il diretto marcatore, fulmina Cordaz con una conclusione all’angolino. Curva e tifosi tutti in delirio, speaker che impazzisce letteralmente rischia un infarto quando ripete, a pieni polmoni e con tutta la voce in corpo, il vero centravanti del Bologna di questa stagione, scandendo più e più volte il suo nome, tanto che le fondamenta dello Stadio iniziano, o almeno questa è l’impressione dei tanti bolognesi accorsi allo Stadio, a tremare terribilmente forte, ogni qualvolta che il nome e il cognome MATTIA DESTRO viene ripetuto a perdifiato da tutti i supporters. Partita che, dopo l’euforia, termina senza troppe ulteriore emozioni e con un popolo rossoblù che, nonostante l’acquazzone, decide di rimanere al suo posto ben oltre il fischio finale.

 

Che bel Bologna! Gioco a tratti spumeggiante, idee mai confuse ed una mole incredibile di occasioni da rete create (senza scordare l’avversario che i nostri beniamini avevano di fronte) e un trio d’attacco che è già ben oliato, con qualche possibile innesto in zona offensiva che non farà altro che aumentare le armi tattiche a disposizione di Donadoni, quest’oggi davvero esemplare nel disporre il suo giocattolino. Detto questo, e fiducioso che quest’anno, cari lettori, potremmo assistere a partite davvero interessanti al termine delle quali, state sicuri, ci toglieremo delle belle soddisfazioni! Forza Bologna sempre!

 

 

Foto Corriere Dello Sport

Giacomo Guizzardi nasce a Bologna il 14/03/1997. Dopo la trafila di scuole dell’obbligo sceglie il Liceo Da Vinci di Casalecchio come scuola superiore, ed è qua che sviluppa un grande interesse nei confronti del giornalismo e del mondo radiofonico, tanto da voler diventare telecronista per partite di calcio. Al Liceo ha la possibilità, sia grazie alla web radio d’istituto (della quale è tutt’ora uno dei redattori), sia grazie a Politicamente Scorretto,di intervistare personaggi illustri quali Francesca Prestia, Nadia Cinti ma, soprattutto, lo straordinario Don Luigi Ciotti. Ha inoltre collaborato con Radio Città Fujiko nel merito di uno stage scuola-lavoro, durante il quale ha prodotto un format dal nome “Generation Y”, che indaga il mondo dei giovani nati tra il ’90 e il 2000, del quale sono state fatte 3 puntate.

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