Calcio: Doveri “combina-guai” rovina la festa al Bologna. Saputo fa contenti i bolognesi

“Uno di noi, Saputo uno di noi!”. E’ questo il coro che ieri sera, più volte, si è levato alto dalla curva del Bologna, a ribadire quanto sia grande l’attaccamento di una città intera ad una persona che tanto bene ha fatto e ha voluto ai colori rossoblù. Già, da tutta la curva, quella bellissima curva vestita a nozze per andare ad una cela di gala, una cena alla quale si è presentata come regina indiscussa. Ah, e poi, la partita: una sconfitta interna contro un Milan orrido (sembra quasi un eufemismo) che non ha saputo costruire una singola trama di gioco durante la partita ma che, grazie all’aiuto dell’arbitro Doveri (ieri sera spesso in difficoltà in tante occasioni),ha saputo portarsi a casa un rosicato 1 a 0 ottenuto grazie ad un calcio di rigore fortemente discusso dai giocatori del Bologna. Ma per noi tifosi e amanti di quei due colori, la partita era vinta in partenza grazie alla splendida lezione di tifo impartita a tutta Italia. Rivediamo insieme le azioni principali di Bologna – Milan di sabato sera, penultima giornata di campionato.

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La splendida coreografia della curva Bulgarelli

Dopo lo splendido striscione gigantesco che ha coperto per intero la curva Bulgarelli, suscitando stupore tra tutti i presenti, giocatori compresi, la partita è finalmente cominciata, non prima di aver presentato la maglia con la quale i rossoblù giocheranno la prossima stagione; maglietta che ricorda la divisa a gioco di Schiavio e compagni di 70 anni fa, quando il Bologna era “lo squadrone che tremare il mondo fa”, giusto per tenere bene a mente che squadra è stata e speriamo ritorni a essere quella felsinea. Donadoni presenta qualche novità, soprattutto per dare spazio a quei protagonisti “invisibili” poco impiegati ma sempre decisivi: in porta ci va Da Costa, in difesa Marios rileva Maietta, davanti Zuniga prende il posto di Mounier sull’out offensivo di destra, con Brienza e Giaccherini a completare il tridente alle spalle di Floccari. Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio iniziano le vibranti, e giuste, lamentele da parte dei giocatori di casa: su una palla spiovente Floccari, nel tentativo di agganciare al meglio la palla, viene affossato da Romagnoli che strattona la maglia all’attaccante, il quale invoca un rigore solare che l’arbitro Doveri decide di negare. Poco dopo Diawara e Mauri vengono alle mani, con il centrocampista rossonero che dapprima mette una mano in faccia al guineano, salvo poi ricevere lo stesso trattamento dal numero 21. Giallo per entrambi ma non per Bacca, intervenuto in seguito mettendo le mani al collo sempre di Diawara. Diawara che, verso il decimo minuto, subisce il secondo cartellino giallo ed è costretto ad allontanarsi dal campo dopo un fallo non punibile di tale sanzione: altro episodio molto dubbio, soprattutto visto il diverso metro di giudizio da squadra a squadra. Poco prima Rossettini si era reso pericoloso sugli sviluppi di un calcio d’angolo con la sua conclusione che termina a lato. Il Bologna riesce a sistemarsi in inferiorità numerica, con il Milan incapace di imbastire un’azione degna di nota, con i padroni di casa che si rendono pericolosi con Giaccherini, la cui conclusione è però centrale. Poco dopo l’azione che decide il match: Luiz Adriano, controllata la palla, salta Da Costa in uscita che lo tocca, con l’attaccante brasiliano che stramazza al suolo e Doveri che indica il dischetto: azione dubbia, ma il tocco sullo scarpino del numero 9 del Milan è comunque evidente; battuta di Bacca, Da Costa intuisce ma non riesce a parare, 1 a 0 Milan a pochi minuti dal termine del primo tempo. Dopo 20 minuti di nulla cosmico nella seconda frazione, con il Milan che gestisce palla riuscendo puntualmente a perderla e il Bologna coraggioso e instancabile nel recuperare tutti i palloni e a creare occasioni pericolose, arriva il tiro di Gastaldello dopo la battuta di un corner che esce di poco ai lati della porta di Donnarumma, quest’oggi poco impegnato a causa della leggera imprecisione nelle conclusioni dei rossoblù. Dopo due grandissime occasioni per Mexes con due tiri potenti ma facilmente decifrabili da Da Costa e dopo una serie di cambi da entrambe le parti, arriviamo all’atto conclusivo di questa partita, che ha visto per la maggior parte del tempo cori di scherno e applausi sia all’indirizzo del direttore di gara, il solito Doveri che sembra avere un feeling speciale coi rossoneri, che alla squadra ospite, “brava a fornire una prestazione per palati fini alla platea del Dall’Ara” (ovviamente sono ironico, prestazione da squadra senza spirito e gioco, con i rossoneri incapaci di mettere insieme due passaggi di fila), ovvero il gol giustamente annullato al Bologna per fuorigioco di Masina, con il guardalinee che, almeno lui, prende la decisione corretta. Si chiude qui la partita, con la dimostrazione di tanto coraggio e spirito di sacrificio da parte dei rossoblù.

Bologna-Milan-2016-Saputo
Joey Saputo sotto la curva

Sarò abbastanza breve nella conclusione, devo solamente ringraziare TUTTI i giocatori scesi in campo durante questa stagione per tutti i momenti, positivi o meno, che ci hanno fatto vivere; devo ringraziare i tifosi che hanno saputo sostenere sempre la squadra, nei momenti di buona o cattiva sorte; ma soprattutto devo ringraziare un grazioso canadese sceso alla fine del match dalla tribuna per fare il giro della curva, raccogliendo bandiere, sciarpe ma soprattutto applausi: Joey Saputo.

Grazie Joey, sono e siamo sicuri che questa è soltanto la prima parte di una storia magnifica che insieme scriveremo. Grazie di cuore. Il Dall’Ara, per questa stagione calcistica, chiude i battenti…

Giacomo Guizzardi nasce a Bologna il 14/03/1997. Dopo la trafila di scuole dell’obbligo sceglie il Liceo Da Vinci di Casalecchio come scuola superiore, ed è qua che sviluppa un grande interesse nei confronti del giornalismo e del mondo radiofonico, tanto da voler diventare telecronista per partite di calcio. Al Liceo ha la possibilità, sia grazie alla web radio d’istituto (della quale è tutt’ora uno dei redattori), sia grazie a Politicamente Scorretto,di intervistare personaggi illustri quali Francesca Prestia, Nadia Cinti ma, soprattutto, lo straordinario Don Luigi Ciotti. Ha inoltre collaborato con Radio Città Fujiko nel merito di uno stage scuola-lavoro, durante il quale ha prodotto un format dal nome “Generation Y”, che indaga il mondo dei giovani nati tra il ’90 e il 2000, del quale sono state fatte 3 puntate.

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