Calcio: Un ottimo Bologna torna dalle vacanze romane con un pareggio

Finalmente. Lo posso dire a pieni polmoni: Finalmente. Finalmente è tornato il Bologna che tutti avevano apprezzato, il Bologna capace di giocare compatto e ordinato e di riuscire a dar fastidio alle cosiddette big del campionato. La trasferta di Roma su campo giallorosso si è conclusa con un bel pareggio per 1-1 durante il quale sono stati parecchi i giocatori rossoblù a stupire e a mettersi in mostra, questa volta in senso positivo. Ma rivediamo insieme il pareggio di ieri sera tra Roma e Bologna, partita giocata all’Olimpico.

Donadoni, tra numerose defezioni causa infortuni, è costretto a schierare una formazione pressoché obbligata, con un 4-5-1 abbottonato in fase difensiva che, sullo sviluppo dell’azione offensiva si trasforma nel solito 4-3-3, con l’unica eccezione che gli esterni d’attacco giocano più bassi del solito, soprattutto per contenere le sfuriate dei terzini giallorossi; in difesa Masina e Mbaye sulle fasce, con Rossettini e Maietta centrali; a centrocampo Brighi prende il posto di Taider come mezzala mentre Rizzo e Zuniga si appostano sulle fasce, con Floccari unica punta. Dopo pochi minuti Mirante è già costretto a intervenire su un mancino tagliatissimo di Iago Falquè sul quale il portiere rossoblù si esalta e spedisce la palla in corner. Il Bologna nei primi minuti è bravo a contenere gli assalti della Roma e a ripartire con ordine sfruttando le fasce, con la consapevolezza che è possibile colpire la Roma, la cui difesa appare spesso distratta. Nonostante i buoni propositi è nuovamente la Roma a sfiorare il vantaggio con Salah che, pescato in area da un buon cross di Digne, colpisce il palo alla destra di Mirante. Attorno al 20’ è però il Bologna che si affaccia nella metà campo avversaria e rischia di segnare dagli sviluppi di un calcio da fermo, con Rizzo che spedisce un pallone delizioso in mezzo all’area sul quale Floccari non arriva complice una grandissima lettura difensiva di De Rossi che manda la sfera in calcio d’angolo. Tocca nuovamente a Salah far sudar freddo i tifosi del Bologna, con la sua conclusione che sbatte nuovamente sul palo ma Pjanic, sulla ribattuta, non colpisce bene la palla a porta sguarnita, favorendo l’intervento della difesa. E poi, come se fosse una favola, è il Bologna a trovare il gol del vantaggio grazie ad un calcio di punizione dal quale Zuniga pennella un traversone tanto preciso quanto efficace sul quale Rossettini si avventa e spedisce in porta, complice un errato posizionamento iniziale di Szczesny. Il primo tempo si conclude con parecchi calci d’angolo per i padroni di casa, sempre molto abili a riconquistare palla e a ripartire veloci utilizzando la straordinaria rapidità degli esterni. A un minuto dalla segnalazione del recupero, come se gli infortuni non fossero già abbastanza, si fa male Donsah (fino a quel momento attentissimo in fase offensiva, bravo a intercettare palloni e a chiudere avversari) e al suo posto entra Pulgar, col cileno che si posiziona regista davanti alla difesa e Diawara che va a fare la mezzala. Pronti via e, appena iniziata la ripresa segnata dall’ingresso di Francesco Totti per Falquè, Salah colpisce il terzo legno di giornata con uno splendido mancino a giro. Finalmente riesce a mettersi in mostra anche Floccari, fin qui impegnato solamente nel tenere alta la squadra e tenere palla, con la sua conclusione potente ma centrale sulla quale il portiere capitolino arriva senza problemi. Purtroppo, ad un certo punto, il sogno si interrompe: Pulgar perde un brutto pallone nella sua trequarti, la sfera arriva a Totti che, di prima, serve l’inserimento di Salah, con l’egiziano che trafigge Mirante tutto solo davanti alla porta. Da notare l’errore in disimpegno di Pulgar, quello di posizionamento di Mbaye ma soprattutto quello del guardalinee che non ravvisa la posizione di fuorigioco del numero 11 della Roma; fuorigioco non netto ma pur sempre fuorigioco. Il Bologna inizia ad arretrare pericolosamente e in molti iniziano a patire un calo fisico; Donadoni decide di togliere Masina, brutto il suo scorcio di secondo tempo, meglio nel primo, per inserire Oikonomou il quale si posiziona a destra nella difesa a 4, con Mbaye che prende il posto di Masina sull’out di sinistra. La Roma continua a pressare altissima, mettendo in difficoltà i portatori di palla bolognesi, spesso distratti in questa seconda frazione, con i padroni di casa che giocano spesso su questi errori per provare a scardinare la cassaforte difensiva ospite. Il Bologna prova però a svegliarsi, e lo fa prima con Brighi che non arriva per pochissimo su un cross pennellato di Marios, poi con Pulgar che tenta la conclusione da fuori area senza trovare lo specchio della porta. A 10 minuti dal termine Donadoni è costretto a spendere un altro cambio, questa volta per problemi fisici di Maietta, accasciatosi dopo un intervento: al suo posto torna in campo dopo mesi di agonia il giovanissimo Krafth. L’ultima vera occasione da rete capita sui piedi di Perotti, con l’argentino non preciso nello sfruttare un’uscita non perfetta di Mirante per battere il portiere rossoblù.

Davvero un gran bel Bologna. Bravi tutti, c’è chi ha stupito, chi si è confermato sui suoi soliti livelli, chi è tornato a giocar come aveva fatto vedere fino a qualche mese fa e chi, purtroppo, ha un po’ deluso. Detto ciò resta comunque una cosa assolutamente innegabile sulla partita di ieri: l’atteggiamento è finalmente tornato quello giusto, con tutti i giocatori pronti a sostenersi l’un l’altro e ad andare su qualsiasi pallone passi nei dintorni, senza mai tirare indietro la gamba. Ora testa al Toro, con la consapevolezza che il Bologna col quale ci siamo lustrati gli occhi fino a due mesetti fa è finalmente tornato …

 

PAGELLE BOLOGNA

Mirante 7: Come al solito imprescindibile. Compie due parate decisive nel primo tempo e continua a confermarsi come uno dei migliori portieri italiani. Visto l’infortunio di Perin, potrebbe aprirsi uno spazio per Antonio?

Mbaye 6+: Buona, buonissima la prova in fase difensiva, durante la quale si dimostra sempre attento chiudendo l’avversario di turno che incontra sulla fascia di competenza. Ma gli errori per errato posizionamento sui tagli dei giocatori romani pesano, e parecchio, anche se Mirante e la fortuna hanno aiutato.

Rossettini 6: Non posso dargli di più. Benissimo il gol, bene per il giusto posizionamento e la capacità di trafiggere Szscesny, ma altrettanto male in tantissime occasioni nelle quali dimostra insicurezza e compie errori grossolani. Che quello del centrale non sia un mestiere adatto a lui?

Maietta 6.5: Come al solito puntuale e preciso negli interventi, a dimostrazione che ad ora è uno degli uomini più in forma per il Bologna. Peccato per l’infortunio finale, tutti noi ci auspichiamo sia un qualcosa di poco conto. (dall’ 82’ Krafth S.V. Bello averlo potuto finalmente rivedere in campo, con la speranza possa finalmente riuscire ad esprimersi sui suoi livelli)

Masina 6: Se dovessimo fare una media tra il primo tempo e la manciata di minuti nel secondo, Adam la sufficienza la merita tutta: prima frazione fatta di tantissimi recuperi ed intercettazioni, mentre dopo l’intervallo il giovane terzino ha sbagliato più di qualche appoggio, finendo per trovarsi spesso dalla sua zona di competenza nella quale operava il pericoloso Salah (dal 59’ Oikonomou 6: Entrato bene i partita il greco che, con la sua velocità, ha saputo tenere a bada gli esterni della Roma. Curioso l’esperimento di schierare terzino lui e non Rossettini)

Brighi 6/7: Che partita per Matteo! Sempre ordinato e pulito quando si tratta di sbrogliare situazioni complicate, ruvido quanto basta negli interventi per evitare di trovarsi in situazioni pericolose. E’ un giocatore ritrovato.

Diawara 6.5: Bene come al solito, preciso nei passaggi a dimostrazione di un valore altissimo. Coraggioso nei contrasti e nelle uscite palla al piede, delizioso il modo col quale si è smarcato di tacco su un raddoppio. Ha retto bene il confronto con Pjanic e De Rossi.

Donsah 6+: Il più è d’incoraggiamento, Godfred disputa comunque un’ottima partita sotto il punto di vista difensivo, andando spesso ad aiutare i compagni in difficoltà Peccato per l’infortunio. (dal 43’ Pulgar 5.5: Male il cileno, debole nei contrasti e poco determinato nell’andare a cercare il pallone. L’errore in disimpegno sul gol della Roma pesa parecchio)

Rizzo 7: Imprendibile ed infaticabile. L’esterno genovese ieri sera si è messo in mostra ed ha brillato come non faceva da parecchio tempo. Davvero bello il duello con Florenzi, con i due giocatori che si sono rincorsi per tutta la gara dando vita ad uno scontro entusiasmante.

Floccari 6+: Lavoro sporco per Sergio ieri sera, con l’attaccante che si è reso pericoloso solamente poche volte ma ha comunque contribuito a far salire la squadra mantenendo il possesso della palla quando marcato da Rudiger, che non lo ha mollato mai.

Zuniga 7: Che giocatore! Il colombiano ha saputo interpretare la partita perfettamente, andando in difficoltà davvero poche volte e rappresentando una minaccia costante per la difesa della Roma. I suoi cross sono puro godimento, e Rossettini lo sa bene. Speriamo possa rivelarsi davvero un valore aggiunto per le prossime partite e, perché no, anche per il prossimo campionato.

Donadoni 7: Prepara la gara perfettamente, concedendo alla Roma pochi spazi per fare male. Ha saputo ridare animo a una squadra bollita, e le partite come quelle di ieri ne sono la perfetta dimos

Giacomo Guizzardi nasce a Bologna il 14/03/1997. Dopo la trafila di scuole dell’obbligo sceglie il Liceo Da Vinci di Casalecchio come scuola superiore, ed è qua che sviluppa un grande interesse nei confronti del giornalismo e del mondo radiofonico, tanto da voler diventare telecronista per partite di calcio. Al Liceo ha la possibilità, sia grazie alla web radio d’istituto (della quale è tutt’ora uno dei redattori), sia grazie a Politicamente Scorretto,di intervistare personaggi illustri quali Francesca Prestia, Nadia Cinti ma, soprattutto, lo straordinario Don Luigi Ciotti. Ha inoltre collaborato con Radio Città Fujiko nel merito di uno stage scuola-lavoro, durante il quale ha prodotto un format dal nome “Generation Y”, che indaga il mondo dei giovani nati tra il ’90 e il 2000, del quale sono state fatte 3 puntate.

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