Premio Giustolisi 2016: la verità vive ancora nel giornalismo

Il comune dell’Appennino ha ospitato la cerimonia di premiazione del concorso di giornalismo, dedicato a Franco Giustolisi. Ospite d’onore il Presidente del Senato Pietro Grasso.

dsc_0613

Marzabotto. È stata ricca di emozioni e valori, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Giustolisi, svoltasi sabato pomeriggio presso la Casa della Cultura e della Memoria.

Un omaggio ad uno dei più grandi e mai dimenticati giornalisti italiani, Franco Giustolisi, che ebbe il merito di essere uno dei maggiori promotori per la costituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle stragi nazifasciste e fu l’autore del pluristampato volume “L’armadio della Vergogna”, termine adottato ormai con consuetudine, nel linguaggio comune, con il quale vengono descritte le stragi occultate che ancora oggi necessitano di verità e giustizia.

Due valori immortali, che sono le basi del giornalismo d’inchiesta, del quale Giustolisi era un fulgido esempio. Ma la cerimonia svoltasi a Marzabotto è stato anche un importante esempio di come il vero giornalismo sia ancora ben presente e radicato non solamente nelle coscienze di coloro che praticano la professione con tutta la passione e le energie di cui dispongono, spesso rischiando in prima persona non soltanto la reputazione ma anche la vita, ma anche nelle coscienze delle persone comuni e di tutti i cittadini che hanno applaudito i vincitori, encomiando gli articoli nei quali si sono cimentati e che hanno valso loro sì prestigiosi riconoscimenti tangibili ma soprattutto morali.

La giuria d’eccellenza (composta dai giorndsc_0658alisti Marcello Forgi, Daniele Biacchessi, Virginia Piccolillo, il presidente Roberto Martinelli e la stessa figlia di Giustolisi, Livia) ha decretato Luca Cari come vincitore di questa edizione, grazie all’inchiesta “Noi pompieri del barcone dell’orrore”, pubblicata da Panorama, nella quale il vigile del fuoco e giornalista per passione racconta la testimonianza diretta della tragedia dell’immigrazione e delle sue vittime.   Il premio speciale Franco Giustolisi – Fuori dall’Armadio è stato invece assegnato a Gaetano Pegoraro, autore del servizio “Le stragi di militari che lo Stato non vuole vedere”, in cui si raccontano i drammi vissuti dai soldati ammalatisi a seguito del contatto con uranio impoverito. Il giornalista è stato premiato dall’illustre ospite della giornata, il Presidente del Senato Pietro Grasso, il quale non ha mancato di ricordare l’amicizia che lo legò a Giustolisi ma anche l’importanza della ricerca costante di qualsiasi forma di verità che va svelata, comprovata e confermata dalla giustizia.

Menzione speciale anche per la reportdsc_0640er Lucia Goracci, da sempre impegnata nelle zone di guerra più pericolose, attenta ai vari aspetti di una realtà neanche troppo lontana da noi, che tuttavia si tende spesso a guardare con ostinata e fredda indifferenza. Premiato anche il giornalismo di strada, senza tralasciare gli aspetti più nascosti ed i reporter emergenti che comunque si impegnano c
on uguale passione, raccontando ciò che davvero le loro emozioni sono in grado di dettare, coinvolgendo i lettori in egual maniera. Un pomeriggio di omaggio e valori per una professione che non è mai stata semplice, così come non è semplice la ricerca della verità e soprattutto la sua divulgazione.

Il giornalismo non soltanto come professione alla quale è ancora necessario credere per raccontare ciò che deve scuotere le coscienze ma il giornalismo come importante mezzo di comunicazione e diffusione di emozioni e stati d’animo che non devono abbandonare l’animo umano in un’epoca in cui il cinismo e la menzogna sembrano predominare sempre di più e dove invece il quarto potere è lo strumento che può veramente ribaltare una situazione di omertà ed ignoranza al fine di unire le culture, riportando la giustizia al primo posto.

Grande soddisfazione e parole colme di gratitudine sono giunte anche dal primo cittadino di Marzabotto, Romano Franchi e da tutti i rappresentanti delle istituzioni dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, che hanno ringraziato il Presidente Grasso per essere stato presente ancora una volta sui luoghi della memoria e l’impegno dello Stato nel fare sentire il proprio sostegno alle associazioni che sempre si impegnano per difendere i diritti delle vittime e dei parenti dei caduti per la libertà e la giustizia del nostro paese.

dsc_0633

L’elenco completo dei vincitori della seconda edizione del Premio Giustolisi è consultabile sul sito ufficiale dell’evento: www.premiogiustolisi.it, all’interno del quale è presente anche una esaustiva biografia del giornalista al quale esso è dedicato e le motivazioni della nascita di una iniziativa che è già in lavorazione per la terza edizione e che potrà sempre rappresentare lo stimolo per tutti coloro che vogliono dedicarsi ad un mestiere al servizio della collettività ma anche e soprattutto della propria identità.

 

 

Nato come scrittore, mi piace spaziare in tutte le arti, dilettandomi tra giornalismo, speakeraggio, fotografia e promotore culturale. Mi ritengo un goffo, folle, romanticone.
Mi hanno anche definito “Lo scrittore dei sogni” e penso che sia una definizione azzeccata: i sogni e gli incubi sono il mio pane.
Collaboro con diversi portali giornalistici dell’Appennino, con web tv e reti locali del bolognese ed ho all’attivo cinque pubblicazioni fra romanzi ed antologie di racconti.

Commenta

Altri articoli