“Tekoşer, il partigiano Orso” alla Bisaboga di Marzabotto

Venerdì 10 febbraio la proiezione del documentario ispirato dagli scritti di Lorenzo “Orso” Orsetti, a seguire dibattito con il padre Alessandro.

Da Firenze Rifredi al nord della Siria, nel Rojava e poi di nuovo a Rifredi, passando per la battaglia di Afrin e di Deir el Zor negli ultimi giorni della campagna militare contro l’Isis e con la minaccia incombente della Turchia di Erdogan.

Fortemente ispirato agli scritti di Lorenzo Orsetti, contenuti nel libro “Siria, scritti dal nord est”, il documentario Tekoşer, di Dario Salvetti, segue la vicenda di Lorenzo Orsetti (Orso), ragazzo di Rifredi partito alla fine del 2017 per sostenere la rivoluzione dei popoli del Rojava e combattere l’Isis.
Un viaggio che si snoda tra le interviste al padre e al cugino di Lorenzo, gli interventi di altri volontari internazionali partiti per il Rojava e le parole stesse di Lorenzo Orsetti.
Un omaggio a Rifredi, una testimonianza della causa curda, della lotta antifascista e internazionalista contro l’Isis e infine una commossa riflessione sul senso della vita: “Tekoşer, il partigiano Orso” prova ad amalgamare il tutto con un montaggio che punta consapevolmente sul ritmo e sull’intensità. E’ una testimonianza e un ricordo di Lorenzo e un omaggio alla sua causa.

Venerdì 10 Febbraio 
In Bisaboga – Via Montasico 21 Marzabotto:
19,30 – Proiezione del documentario “Tekoşer, il partigiano Orso” di Dario Salvetti
20,15 – Discussione con l’intervento di Alessandro Orsetti, padre di Lorenzo
21,00 – Cena


“Tekoşer, il partigiano Orso”
Regia: Dario Salvetti
Con : Alessandro Orsetti, Giovani Rasoti, Davide Grasso, Eddi, Lele, Sara Giannotti.
Produzione : Maguey
Interventi di: Radio Wombat
Illustrazioni: Giulio Peranzoni
Riprese: Marzia De Luca, Antonio Rotella, Dario Salvetti
Montaggio: Dario Salvetti
Aiuto montaggio : Antonio Rotella
Color grading: Duccio Brunetti
Postproduzione audio: Alberto Battocchi
Lingua Originale: Italiano

Autore
Donato

Di lui si sa poco.
Dicono si aggiri per gli studi di RFA dal lontano 2009, e che sia possibile ancora oggi vederlo aggirarsi sui palchi durante gli eventi live. Qualcuno giura addirittura di averlo sentito parlare ad un microfono o di averlo visto mentre intervistava qualche torvo personaggio.
Noi sappiamo solo che si chiama Donato, e che a volte gli piace usare il pluralis maiestatis per parlare di se.

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