Una punta di nostalgia per gli Smashing Pumpkins

Il 7 giugno 1998, gli Smashing Pumpkins si esibivano in Piazza Navona e sulla scalinata del Palazzo della Civiltà Italiana.
A vent’anni da quel doppio concerto esce “Una punta di malinconia e tristezza (mai) infinita – A tribute to mellon collie and the infinite sadness”, il primo ebook tributo ad uno dei dischi icona degli anni novanta.

Un album che è un insieme di generi musicali, un libro che è una raccolta di testi mai uguali che traducono in parole modi diversi di sentire la musica, di elaborarla e restituirla. 28 sono gli autori che hanno collaborato scrivendo un racconto inedito.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Roberto Gennari, ideatore, curatore e autore di questo progetto che per due anni gli ha tolto il sonno.

Perché dedicare un libro ad un album e come mai la scelta è ricaduta sugli Smashing Pumpkins?

A dire il vero è nato tutto nel 2016 e come spesso accade è nato per una serie di coincidenze che non c’entravano granché con gli Smashing Pumpkins. La prima di queste coincidenze è stata che nel 2016 ho letto consecutivamente tre libri che parlavano – di striscio – dei Nirvana (About a boy di Hornby, C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo di Medina Reyes, Eccomi di Safran Foer). Così ho passato un sacco di tempo a documentarmi sui Nirvana, finché ho scoperto per caso che esisteva un ebook – in italiano, tipo questo, insomma – in distribuzione gratuita che era una sorta di celebrazione di Nevermind. Da lì mi son detto: quale disco altrettanto iconico di Nevermind ho ascoltato fino allo sfinimento? Il secondo che mi è venuto in mente è stato Mellon Collie and the Infinite Sadness, che alla fine ho scelto perché è un disco che ha al suo interno diversi generi musicali, e mi piaceva l’idea di replicare questa cosa in letteratura.

RFA – Com’è stato l’incontro con 28 penne diverse?

RG – Aiuto! Le esperienze sono state delle più disparate: chi mi ha mandato il testo su Telegram o Whatsapp, chi si è fatto vivo via mail e poi non mi ha mai mandato il testo, chi è stato stalkerato per mandarmelo, chi è stato velocissimo nel mandarlo e poi ha cominciato a dubitare che questo ebook avrebbe mai visto la luce, peraltro facendomelo notare… Ce ne sono state di tutte, però alla fine è stata un’esperienza bellissima!

RFA -Se non fosse stato Mellon Collie and the Infinite Sadness degli Smashing Pumpinkins, a quale album avresti voluto dare un tributo?

RG – Torno alla prima risposta. La prima idea era stata OK Computer (dei Radiohead, ndr), lo ammetto. Solo che non mi avrebbe lasciato quella libertà di spaziare che Mellon Collie and the Infinite Sadness ci ha dato, e come se non bastasse già in Italia è stato fatto un album tributo di cover di tutto il disco e non mi andava di mettermi in scia ad un’operazione simile. Ma non è detto che un domani non si farà qualcosa di radioheadiano.

RFA – Un insegnamento o un ricordo che ti porterai dietro da questa esperienza.

RG
-Ascoltare chi ti dice di non mollare. Rileggere cento volte a caccia di refusi. Contare fino a cento. Buttarsi quando si pensa che ne valga la pena. Ascoltare MCIS fino allo sfinimento quando si pensa che una cosa non succederà mai. Believe in me as I believe in you, lo dicono loro e lo penso anch’io!

Ecco dove scaricare l’ebook gratuito:

una punta di malinconia (in PDF, scaricabile da qui)
una punta di malinconia (in ePub, scaricabile da questo link dropbox)
una punta di malinconia (in ePub, scaricabile da questo link su SmashWords)

Le penne:

Vanessa Cornacchia
Daniela Baro Minuti
Roberto Gennari
Caterina Francesca Guidi
Bonella Ciacci
Marco Botti
Matteo Gallo – Chiara Mulas
Michele Borgogni
Diego Trentini
Daniele Corsi
Massimo Fiorio
Giovanni Giuliani
Marc Chàfer García
Andrea Berneschi
Lorenzo Iannazzone
Silvio Mazzarella
Marco Bertini
Giulia Sacchetta
Alessandro Da Rin Betta
Francesca Tessarollo
Orsola Lejeune
GianLuca
Ruggero Gorgoglione
Francesco Agostini
Elvis Romero
Massimo Ghezzi
Massimiliano Donghi

 

 

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Autore
Saki

Sono nata con l’aria di neve e tutto il sistema solare contro.
Diffido da chi abusa dell’aggettivo carino e non parlo con chi lo declina in superlativo.
Ammiro chi si sveglia presto.
Ignoro chi la musica la ascolta tutta e si definisce un po’ pazzo.
Amo gli alberi spogli di gennaio, le foglie secche di ottobre e le giornate interminabili di giugno.
Non so farmi i selfie.
Predico bene e razzolo di merda.
Gatteney e Rock’n’roll.

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